EDIZIONE SPAGNOLA
Titolo: Utopías
Autore: Shun Umezawa
Genere: Seinen
Pubblicazione: Volume unico
Casa Editrice: ECC Ediciones
Data Pubblicazione:
Agosto 2017 in Spagna
2006 in Giappone
Status in Italia: Inedito
Lì, in un posto da nessuna parte. Una seducente esperienza
adimensionale, nel sottile divario tra realtà e finzione. Una raccolta di 9 storie brevi unicamente irreali mai viste prima che mostrano una infelice utopia
giapponese.
Shun Umezawa, mangaka rivelazione in Spagna, nasce nel 1978 nella città di Kashiwa, prefettura
di Chiba. Nel 2006 pubblica Utopias come sua opera di debutto, ricevendo una
grande accoglienza ed essendo acclamato come uno dei grandi talenti del mondo dei
manga. La sua abilità è quella di analizzare la società giapponese e mettere in discussione usi e costumi
della sua rigida società. I suoi volumi sono una raccolta di storie disinibite,
dirompenti e politicamente scorrette che “cattureranno” i lettori senza
pregiudizi di opinioni e consapevoli, in ogni momento, che hanno a che fare con
storie di finzione ma che servono per denunciare i problemi reali.
4 ☆ |
I giorni in cui fui al servizio della regina Naomi
La prima storia è probabilmente quella che pone un'umiliazione personale e sessuale più forte; essa parla della sottomissione di un adolescente a una dominatrice come parte di un sistema di apprendimento attuato da queste donne per la loro futura occupazione. Un mondo in cui le dominatrici sono adottate dalle famiglie come animali domestici per addestrare i loro figli con "difficoltà sessuali". Prestarsi a questa sottomissione viene vista dalla famiglia dello schiavo come un onore (WTF?!).
Inoltre i vari bambini si invidiano l'un l'altro per avere la migliore dominatrice.
La storia mostra alcune critiche sulla pressione sociale perché i bambini e le loro attività si conformano ai canoni stabiliti, o semplicemente contemplano il ritratto di una società che nel suo tentativo di coprire i bisogni o i disordini di tutti i suoi individui, raggiunge il limite estremo.
Un rapporto di coppia che muta ad un livello impressionante e
terrificante, un dramma d'amore malato in cui una ragazza modifica gradualmente
il suo corpo per assomigliare spaventosamente al suo fidanzato. Ma attenzione, assomigliare non solo fisicamente ma anche in qualsiasi aspetto della vita perché si tratta di essere due in uno, perfino nella morte.
"Tagliategli a pezzi il pene" Mortoh.
Tubo
4 ☆ |
Attenzione a quel treno
E' la più divertente tra tutte le storie: Un mangaka deve
consegnare il suo lavoro entro una certa ora ma correndo di fretta sbaglia treno
prendendo inconsapevolmente quello destinato solo alle donne e qui avranno luogo le "peggiori" torture. E’ una storia che
esagera le rivendicazioni femministe, in cui l'esistenza di vagoni ferroviari
esclusivi per sole donne sarebbe utile in modo da evitare presunte molestie
sessuali. Qui le donne approfittano di questa loro posizione per trattare il
protagonista come un molestatore sessuale, ma quando finalmente riuscirà a fuggire, si ritroverà in un'altra assurda
realtà che desidererebbe non aver mai incontrato…
"Tagliategli a pezzi il pene" Mortoh.
5 ☆ |
Siamo di
fronte a una società opprimente che, una volta finita la guerra e senza un
esercito, comincia a penalizzare, sia socialmente che legalmente, la noncuranza
e la mancanza di precauzione. Un individuo si sveglia da un lungo coma di
dodici anni per scoprire che tutto è completamente cambiato, è un Giappone
ossessionato dalla salute e dalla sicurezza a limiti paradossalmente pericolosi.
Anche un semplice graffio, fumare o andare a fare una passeggiata in montagna,
può ucciderti. Questo ossessivo controllo è forse il sogno di ogni dittatore fascista?
"Avere una vita sicura e salutare è come vivere collegato ad un tubo [...] Ho deciso di staccarmi dal tubo" Top.
4 ☆ |
Fuggire dal sentimentalismo a colpo di velocità
Ci
ritroviamo in un mondo in cui si corre sempre (una sorta di Milano 2 lol). In questa visione il protagonista affronta il sogno di lasciare il proprio paese di
origine senza però rendersi conto di quanto sia importante ciò che si lascia alle spalle.
Come dice la mia cara Britney "You never know what you got till it's gone"
4 ☆ |
Un mondo collegato
Qui invece scopriamo il valore della nostra identità e sentimenti
minacciati e plagiati dal resto dell’umanità. La protagonista da un lato è in
grado di esprimere i suoi sentimenti più intimi ma allo stesso tempo non è in
grado di confessare a una persona che le piace. E’ una chiara allegoria dei
social network che esplora curiosamente le relazioni personali di oggi in cui
tutti gli adolescenti raccontano ai loro amici tutto ciò che sentono, qualunque
sia il grado di vicinanza. Questo causa un’esagerata intimità e Umezawa lo
dimostra descrivendo una società eccessivamente infantile ed emotiva, dove i
sentimenti sembrano sempre precedere la ragione e in cui l'esposizione agli
altri culmina nella dissoluzione del sé.
“Non siamo soli, la comprensione
reciproca è possibile… e io non esisto più” Umezawa hai il mio rispetto.
4 ☆ |
Virus dell'odio
Le alte sfere sono riuscite a far credere ai cittadini che
la violenza, causata dall’odio, è un virus contagioso che si può curare con un antidoto... Ma tutto questo non esiste. Questa storia nasconde un chiaro caso di
manipolazione di massa e di moralità utilitaristica, è quindi solo un modo per
avere un maggiore controllo dell’intera società. Da notare come in questa storia l'autore abbia utilizzato maggior uso del color nero per rendere le tavole più agghiaccianti.
"Un mondo umano pieno di violenza e sangue o un mondo inquietante di pace e felicità... Quale scegli?" Umezawa non so risponderti.
4 ☆ |
Sopravvivere ad una batosta dopo l'altra
La vicenda, divisa in due, indaga
sull'identità di genere, ossia sulle relazioni omosessuali. Si tratta della “relazione
d'amore” tra due uomini ma in realtà si parla della nascita/rottura di questo duo comico, entrambi col proprio ruolo sia nel mondo
comico che in quello sessuale (attivo/passivo). Insomma automaticamente è come
se si leggesse la storia d’amore di questi due uomini che in realtà non c’è.
Umezawa birichino!
"Ma se hai alghe sopra gli occhi! (al posto delle sopracciglia)" LOL
-4 ☆ |
Per cui esiste la tartaruga
Un
ragazzo, dopo un tentativo fallito di far sesso con la sua ragazza, scopre che
l'universo è una tartaruga e diventerà famoso in tutto il mondo. E’ una stramba
storia che sfida la logica delle grandi verità universali di fronte ai dilemmi
più quotidiani, in cui questa pazza scoperta scientifica dimostra che l'universo
è una tartaruga.
Fuck logic, storia che non ho compreso appieno... Peccato concludere il volume così.
Bajo un cielo como unos pantis vol. 1 |
Commento sull'edizione
Per quanto riguarda l'edizione, si nota una grande cura e
attenzione sulla traduzione. Nonostante le tematiche ostiche, si comprende
tutto (questo in generale con tutte le edizioni Spagnole da me lette finora).
Inoltre il formato è 13x18, la carta è bianca, nessuna trasparenza, sovracoperta e poco
più di 220 pagine. Unico piccolissimo neo gli albi della ECC sono un
po' più rigidi rispetto a quelli della Tomodomo e Milky Way ma si tratta
davvero di una piccolezza. Il prezzo è di 9,95€ leggermente più alto della
media dei prezzi Spagnoli (8/8,50 euro) ma l’autore giustifica il prezzo. La
stessa casa editrice ha pubblicato anche “Sotto un cielo di collant” volume
unico ma diviso in Spagna in 2 volumi (annunciato qui in Italia dalla Dynit e che penso di acquistare) e
da Aprile pubblicherà l’altra serie in due volumi “Con uno y noventa y nueve” (che naturalmente prenderò).
Con uno y noventa y nueve vol. 1 |
Consigliato?
Assolutamente sì (4 ☆ su 5) è uno di quei autori che ti rapisce ma... Leggere Shun Umezawa richiede un piccolo atto di fede:
Sbalzi tra reale e irreale, accettabile ed errato.
Ma cos'è esattamente un'utopia? è una dottrina o un sistema che
sembra molto difficile da raggiungere o una rappresentazione immaginativa di
una società futura che favorisce il bene umano. Nella
percezione generale, un'utopia è quindi qualcosa di positivo. Ma cosa succede se
questa presunta perfezione è perversa? Questo è ciò che Shun Umezawa ci vuole
”insegnare” in Utopias. Ciò che sorprende è la facilità con cui
Umezawa cambia il soggetto, il palcoscenico, i protagonisti e persino il tono,
difatti alcune storie toccano il surrealismo e nonostante tutto sembrano
plausibili. In Utopias l’autore sfonda
il muro sottile tra i due mondi per presentare una realtà in cui il fantastico
e il quotidiano si mescolano. Questo volume riunisce una
serie di racconti con il punto comune di mostrare un Giappone che, nella sua
ricerca della perfezione, supera la frenesia. Ecco perché il lettore che non è abituato ad
una simile lettura troverà una serie di proposte tematiche e narrative che
metteranno in discussione la sua integrità morale. Non si tratta solo di avere
una mente aperta ma di sapere come adattare le critiche che Umezawa getta su
vari aspetti della società moderna. Tutte le storie ruotano attorno alla perversione di alcuni
dei grandi obiettivi della società moderna come l'impulso dell'essere umano per
migliorare in termini di convivenza, diritti sociali e qualità della vita in
generale, che però si rovescia causando situazioni di iperprotezione e isteria
collettiva. Personaggi che sono coinvolti in una serie di circostanze
che li spingono a compiere una serie di atti in base alla ridicolaggine della
situazione. Le società raccolte
in queste storie sono quelle di un Giappone moderno e
immaginario, che cerca l'integrità morale, politica e culturale con tutti i
mezzi necessari. L'autore non ha scheletri nell’armadio e viene
postulato come artista scomodo e critico, ma necessario. Come disegnatore, Umezawa è abbastanza completo e dà vita
alle sue utopie grazie all'enorme carisma dei suoi personaggi e sa
sfruttare l'umorismo e la sensibilità allo stesso modo.
Concludendo: Non è un manga adatto a tutto il pubblico, né un'opera
destinata ad essere accettata da tutti i lettori. I protagonisti di tutte le
storie sono fallimentari e sfortunati, dando vita ad una serie di disgrazie e situazioni
patetiche che sono all'ordine del giorno. È proprio questo che rende la lettura
così divertente ma allo stesso tempo meschina (in senso buono naturalmente). Questo
è lo stile di Umezawa, perché leggendo le sue opere ci si aspetta di trovare polemiche
(intese solo per coloro che possono pensare apertamente, senza pregiudizi) e soprattutto, capire che
è una critica nei confronti della società. E’ una lettura che raccomando
comunque a tutti e a chi voglia riflettere sul futuro della razza umana.
Mi hai fatto venire voglia di leggerlo! Guarda, dalla cover (per me orrenda, te l'ho detto 100 volte) ho pensato erroneamente si trattasse di un manga horror o sci-fi (generi che mi piacciono di meno in assoluto), ma leggendo la tua rece, niente di piu' sbagliato!
RispondiEliminaCome ti dicevo, mi ispirano molto le ultime storie di cui hai raccontato , quella dei social media e del ragazzo che si risveglia dal coma. Anche quelle sull'odio e sulla relazione omosessuale mi sembrano molto interessanti, le prime di meno.
In ogni caso è un autore da tenere d'occhio, non vedo l'ora di leggere "Sotto un cielo di collant" perchè m'ispira". Ottima recensione :)
È davvero un autore rivelazione, molto d'impatto! Anche io non vedo l'ora esca "Sotto un cielo di collant" ma prima mi leggeró l'altra sua serie in Spagnolo ;)
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